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Di matematica ma non soltanto…

Archive for the ‘olimpiadi’ Category

Ultimi fuochi da Olimpia

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Con questo post, e le considerazioni finali, terminano anche per me i giochi della XXIX Olimpiade; a tutti l’arrivederci a Londra nel 2012!

Visti i deludenti risultati degli italiani negli sport di squadra (basket, hockey e baseball/softball assenti sia al maschile che al femminile, calcio femminile assente, su quello maschile stendiamo un velo pietoso, le due squadre di volley che raggiungono a malapena la sufficienza, quelle di pallanuoto ridicolizzate; non conto i tornei a squadre di tiro con l’arco e di scherma, perché in quelli il risultato della squadra è semplicemente la somma dei risultati dei singoli), probabilmente stiamo diventando una nazione sempre più individualista, nella quale ha sempre meno peso il principio del "sacrificio per il bene comune". E non parlo solo di sport, perché il discorso riguarda l’intera sfera sociale, ovviamente.

In compenso ben 17 medaglie italiane sulle 28 totali provengono da sport in cui c’è il contatto fisico diretto con l’avversario oppure che sono una matafora bellica (pugilato, scherma, judo, taekwondo, lotta, tiro a volo, tiro con l’arco); visto che gli italiani non passano certo per un popolo bellicoso, vuol dire che preferiamo la simulazione alla realtà?

Tra Phelps e Bolt non ho dubbi: scelgo Bolt, nonostante gli 8 ori contro 3; e vi spiego i perché: prima di tutto, se gli atleti corressero anche i 50 m, i 150, i 100 correndo al’indietro, i 200 con una capriola a metà ecc. anche Bolt sarebbe arrivato a 8 ori; poi, per una ragione "estetica": Phelps è costruito in laboratorio (e fino a prova contraria non parlo di doping, sia ben chiaro…), Bolt è umano; potendo scegliere di avere un figlio di una o dell’altra conformazione fisica, credo che nessun genitore "normale" avrebbe dubbi!

Italiani solita gente: quando si perde i dirigenti (e, ahimé, talvolta anche gli atleti) se la prendono nell’ordine con arbitri, giudici, sfortuna, tempo atmosferico… Prendessero tutti esempio da quella grande donna che è Josefa Idem: è arrivata seconda per 4 millesimi di secondo (meno di un battito di ciglia, praticamente) ed era felicissima, senza lamentarsi dell’onda malefica che l’ha rallentata. Ridicoli i dirigenti e le atlete della ginnastica artistica: siamo arrivati quarti e tutti a piangere e inveire contro i giudici; non credo che ce l’abbiano con noi, visto che ad Atene avevamo vinto l’argento e da tempo siamo tra le migliori; ricordo inoltre che il presidente della Federazione internazionale è un italiano…; evidentemente stavolta le ragazze sono state meno brave delle avversarie!

Quando finirà il profluvio di sport ridicoli e/o inutili? Badminton, bmx, trampolino elastico, tuffi sincronizzati, beach volley (versione ridotta, sexy e oltremodo noiosa della pallavolo, creata dai pubblicitari); pare che entreranno pure squash, aerobica e altri sport da spiaggia (tennis, calcio)… a quando battimuro e soffio? E intanto già da Londra spariranno baseball e softball (gli Usa si sono imposti, dato che sono loro sport nazionali e non riescono mai a vincere, visto che i loro professionisti si rifiutano di andare) e verranno tagliate altre gare dal nuoto, dal canottaggio, dalla canoa/kayak, cioè gli sport più veri insieme all’atletica …

Written by matemauro

27-08-2008 at 01:12

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Olimpiadi e acrostici – 3

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medaglie

Terza e ultima puntata con gli acrostici costruiti sui cognomi dei vincitori delle medaglie italiane a Pechino; devo dire che mi sono proprio divertito, stavolta! Alcuni mi hanno dato filo da torcere, ma il risultato mi pare più che decente…

Schwazer – oro – atletica
So Comes He, Walking Across, Zooming Earth Round
(il perché dell’inglese mi pare evidente: tra "h", "w" e "z" in italiano c’era ben poco da giostrare ; sarebbe stato ancor più bello
in tedesco, ma non lo conosco a tal punto; la traduzione della frase? Eccola: "Ed ecco che viene, marciando, avvicinando la rotonda Terra"; l’altoatesino è noto per il suo stakanovismo negli allenamenti, pare abbia già fatto il giro della Terra!)

Cammarelle – oro – pugilato
Cinese? Americano? Mongolo? Ma Arriva Roberto E Li Liquida… Erculeo!

Sarmiento – argento – taekwondo
Salta, Aggredisce, Resiste, Ma Iraniano ÈNa Tacca Oltre
(ancora troppo esperto l’iraniano per il nostro…)

Idem – argento – canoa/kayak
Incredibile Donna, È Magica!
(44 anni, 7 olimpiadi, 5 medaglie… cosa si vuole di più? Ci rivediamo a Londra nel 2012!)

Sensini – argento – vela
Sola E Nobile, SInoltra Nell’Immensità
(anche lei non scherza, 5 olimpiadi, 4 medaglie…)

Russo – argento -pugilato
Rassegnato Umilmente, Sospira Senz’Oro

Romero – bronzo – vela
Rio, Oriundo Marinaio Esportato Raggiungerà Oro!
(Rio è, ovviamente, il Rio de la Plata, essendo Romero argentino di nascita; il ragazzo, di nonni italiani, ha giurato di vincere l’oro a Londra)

Rigaudo – bronzo – atletica
Rigano Infinite Gemme Acquee, Umile Donna Ornano
(la Rigaudo si è sciolta in lacrime all’arrivo)

Picardi – bronzo – pugilato
Piccolo Italiano Combatte, Asiatico Risulta Davvero Imbattibile
(Picardi, peso mosca, ha perso contro un tailandese)

Italia (Scaduto – Facchin) – bronzo – canoa/kayak
Sul Caiac A Due, Uomini Troppo Olimpici!
(mi perdonate la traslitterazione, vero? ; avrei potuto usare la parola "canoa", ma le due imbarcazioni sono assai diverse…)

Le puntate precedenti sono del 12 agosto e del 18 agosto.

Written by matemauro

24-08-2008 at 15:05

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Olimpiadi e acrostici – 2

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medaglie

Seconda puntata con gli acrostici costruiti sui cognomi dei vincitori di medaglie azzurre… (spero di avere fantasia e fiato fino a fine Olimpiadi, ma soprattutto spero che i nostri ragazzi mi diano sufficiente materiale )

Pellegrini – oro – nuoto
Pesci, Esultate! Lasciate LEsuberante Giovanotta, Romana Immigrata, Nuotare Indisturbata!
(la Pellegrini è veneziana, ma nuota e vive a Roma)

Cainero – oro – tiro
Cina: Atleta Italiana Non È Roba Obnubilabile!

Minguzzi – oro – lotta
Mioddio! Io Nella Greco-romana Urlerei (…Zeta, Zeta, Insomma!)
(per favore, atleti italiani con la "Z" nel cognome, volete piantarla? Mi state facendo impazzire…)

Filippi – argento – nuoto
Fila, Italiana, LInglese Purtroppo Pare Invincibile…
(nulla da fare per la nostra contro la britannica…)

Italia (Agamennoni, Venier, Galtarossa, Ranieri) – argento – canottaggio
Vero È: Noi Italiani Eppur Remiamo!

Sanzo – bronzo – scherma
Suspence! Affonda, Nostro Zorro Olimpico!
(Sanzo ha perso la semifinale e vinto la finalina in assalti risoltisi per una sola stoccata. Affondare è un termine della scherma e non vuol dire annegare )

Italia (Tagliariol, Rota, Confalonieri, Carozzo) – bronzo – scherma
Rabbioso Olimpico Talentuoso Alfredo!
(sarebbe stato bello un acrostico sul baby Carozzo, ma ho ripiegato sul veterano, perché di idee con la doppia "z" non ne ho più )

Italia (Vezzali, Granbassi, Salvatori, Trillini) – bronzo – scherma
Se Arbitro Ladro Vittoria Asporta, Tu Occupa Ribalta, Indìgnati!
(l’arbitraggio della semifinale persa dalle nostre con la Russia grida ancora vendetta)

Italia (Montano, Tarantino, Pastore, Occhiuzzi) – bronzo – scherma
Madonna Olimpica Non TAma, Niente Oro!
(i livornesi, quale è Montano, sono abituati ad attribuire alla madonna ogni e qualsiasi epiteto, positivo e negativo )

Written by matemauro

18-08-2008 at 14:28

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Spigolature

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Dopo qualche giorno di silenzio, rieccomi! Vi ero mancato, vero?

Inauguro una nuova rubrica, di notizie varie; tanto per essere originali, la copio da La Settimana Enigmistica…

Spigolature

Il provveditorato agli studi della contea di Harrold, Texas (Usa), ha consentito agli insegnanti di andare in classe armati. Ora, dieci anni dopo i fatti di Columbine, oltre agli studenti che ammazzano compagni di classe, insegnanti e passanti vari, avremo finalmente gli insegnanti che mettono in fila (mortuaria) gli allievi. La Gelmini sta prendendo nota: dopo i grembiulini e i ceci dietro la lavagna, la prossima circolare del MinCulPop nostrano prevederà corsi di tiro al volo obbligatori.

 


 

Splendido gesto di Giovanna Trillini, icona dello sport e della scherma azzurri: alla sua quinta olimpiade, dopo 4 ori 1 argento e 3 bronzi olimpici, 9 ori 4 argenti e 3 bronzi mondiali, 2 ori 1 argento e 2 bronzi europei, aveva annunciato il suo ritiro dalle competizioni, purché la squadra avesse vinto una medaglia a Pechino; ha giocato tutti gli incontri, salvo l’ultimo, quello decisivo per il bronzo, nel quale ha lasciato il posto alla debuttante Salvatori, "affinché si facesse le ossa"; l’altra icona della scherma, la Vezzali, dopo aver vinto il bronzo ha dichiarato: "Dovevamo vincerla per forza una medaglia, sennò ci saremmo ritrovati la Giovanna a Londra tra 4 anni!!!"

 


 

Suggerisco al ministro (?) per la semplificazione legislativa (deché?!?!?!) XYZ (scusate, non riesco mai a ricordare come si chiama ) una leggina semplice semplice, che più deregolatoria non si può, visti gli ultimi casi di Torino e Roma: abolire il senso di circolazione, tanto, già ognuno guida come cazzo gli pare; e poi, visto l’esempio al massimo livello di deregulèscion, nel quale ognuno si fa gli affari suoi e, potendo, le leggi sue…

 


 

Per la serie "alla solitudine non c’è mai fine": semi-barbone a Hong Kong si riduce a fare sesso con una panchina; dopo l’intervento di polizia e sanitari, l’uomo è stato trasportato in ospedale (assieme alla panchina, sradicata dal terreno), dove i chirurghi, dopo un intervento di 4 ore, sono riusciti a salvargli il sesso, che correva pericolo di amputazione. Commento di OnTV, che ha diffuso il filmato: "Evidentemente, non tutti gli asiatici ce l’hanno piccolo!" Lui (il semi-barbone), invece, ha affermato che voleva festeggiare l’inizio delle Olimpiadi…

Written by matemauro

16-08-2008 at 21:53

Olimpiadi e acrostici

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medaglie

Un piccolo divertissement: acrostici costruiti sui cognomi dei vincitori (fino a oggi) delle medaglie italiane…

Tagliariol – oro – scherma
Toh, Aspetta! Giuro, Lo Infilzo! Alfin Restiamo Io O Lui!

Quintavalle – oro – judo
Quasi Unica In Nostro Tatami, Assalta, Vince, Abbatte Le Liquefatte Estere
(il tatami è il materassino degli incontri di judo)

Vezzali – oro – scherma
Vittoria È Zaffiro Zairese, Adesso La Incoroniamo!

D’Aniello – argento – tiro
Deh, Accostiamoci Noi Innanzi, E Lui Li Obliteri!
(sottinteso, i piattelli)

Rebellin – argento – ciclismo
Rimonta E Balza Energico Lungo Le Invivibili Nebbie
(la gara si è disputata dentro le eterne nebbie cinesi…)

Pellielo – argento – tiro
Potrà Egli Limitare Le Infrazioni E Lucrare Oro?
(finora alle Olimpiadi Pellielo ha vinto due argenti e un bronzo…)

Italia (Galiazzo, Di Buò, Nespoli) – argento – arco
Non È Senza Peccato, Ora Lo Infilziamo!
(il ragazzo è giovane, l’errore è scusabile…)

Guderzo – bronzo – ciclismo
Gareggia Una Donna, E Risplende Zircone Olimpico

Granbassi – bronzo – scherma
Giovani, Ricordate: Anche Noi Bellissime Assaltiamo, Siamo Schermitrici Italiane!
(per la sua bellezza, la Granbassi è la pinup della scherma azzurra, ma le altre ragazze non sono da meno…)

Written by matemauro

12-08-2008 at 22:50

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Il tiro con l’arco

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arco antico

Arco Galiazzo

La storia

La storia dell’arco si accompagna con quella dell’uomo; risalgono, infatti, ad oltre 8.000 anni fa i primi graffiti che riproducono scene di caccia. È indubbio che l’arco fu fondamentale per la sopravvivenza dei primi uomini, sia per la caccia che come mezzo di difesa. Probabilmente fu inventato tra i 20.000 e i 30.000 anni fa. Tra i popoli della storia, gli Egizi sono stati i primi famosi arcieri, adottando l’arco come principale arma da guerra; gli archi Egizi erano leggermente più corti della statura di un uomo, erano fatti di legno e cuoio, spesso finemente cesellati e dipinti. Le frecce, ricavate da sottili bastoncini di legno, avevano una punta di bronzo; in alcuni casi, specie nel periodo più antico, sono state ritrovate punte in selce finemente lavorate.

Nello stesso periodo storico, altre popolazioni mediorientali diedero il loro contributo all’arco; mentre gli Assiri e i Cretesi diventavano una nazione d’arcieri, sviluppando materiali e tecniche di tiro, i Greci ed i Romani furono piuttosto indifferenti all’arco come arma da guerra, perciò spesso assoldavano arcieri Cretesi ed asiatici per le loro legioni. L’indifferenza dei Romani cambiò quando le loro legioni furono distrutte ad Adrianopoli nel 378 e.v. e soltanto dopo questa sconfitta l’esercito dell’impero si avvalse di un notevole numero d’arcieri a cavallo.

Tra gli arcieri storicamente più importanti dell’estremo oriente, i più noti sono probabilmente Attila, re degli Unni, e Gengis Khan, imperatore dei mongoli.

Passarono i secoli e l’arco conobbe dei mutamenti tecnici, uno dei quali fu l’utilizzo dei tendini di animali invece di corde vegetali, perché insensibili all’umidità, il che ne migliorò inoltre le prestazioni. Ma l’arco moderno deve la sua celebrità anche grazie alle gesta di Robin Hood o di Guglielmo Tell, l’uomo capace di spaccare in due la mela posta sul capo del proprio figlio nella città di Schwitz (anche se Tell pare abbia usato una balestra, cioè un arco migliorato tecnologicamente). Poi, con l’introduzione delle armi da fuoco, intorno al 1300, iniziò il suo declino come arma da guerra.

Nei tempi moderni, il progresso tecnico nella struttura degli archi e delle frecce ha incrementato la precisione e quindi l’interesse per il tiro con l’arco. Nessuna invenzione ha avuto un maggior impatto di quella dell’arco compound, che si serve di un sistema di pulegge eccentriche o camme, montate alle estremità dei flettenti, per diminuire lo sforzo necessario a tendere la corda e a mantenerla tesa il tempo necessario a prendere la mira.

La filosofia

È bello tirare con l’arco, non è soltanto uno sport, ma una filosofia, un momento di concentrazione estrema che porta la mente al bersaglio e visualizza la freccia sul paglione ancora prima che incocchi sulla corda.

È essere un tutt’uno: il nostro corpo, la nostra mente, l’arco e la freccia. È un esercizio di respirazione, è velocità adeguata nel tendere la corda e lasciare la freccia volare verso il bersaglio.

Un braccio si tende, la mano tiene la corda, si focalizza il bersaglio, si inspira profondamente, si butta fuori tutta l’aria, si fa l’ultimo respiro gonfiando il torace, si tende la corda, un’attimo… e la freccia è sul bersaglio, lo spirito è leggero, leggero come l’aria che viene tagliata dalla freccia, le orecchie sono chiuse a tutti i rumori meno a quello della freccia che solca l’aria.

Quando si riesce a eliminare dalla coscienza tutto ciò che non è necessario, allora il bersaglio è centrato.

Foto

particolare delle pitture rupestri preistoriche di Porto Badisco (LE), databili a circa 6.000 anni fa; si notano, stilizzati, dei cervi (1) e dei cacciatori (2) con arco e frecce

Marco Galiazzo nella gara di oggi con un arco olimpico

Written by matemauro

11-08-2008 at 21:50

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Olimpiadi: sport e non solo…

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Non sono certo queste le prime Olimpiadi in cui si intrecciano problemi che poco hanno a che spartire con lo sport. Vediamo una rapida carrellata del passato, relativa soltanto ai giochi  moderni (e vi raccomando la chicca finale ):

1900 Parigi: le Olimpiadi si svolgono contemporaneamente all’Esposizione universale, con il risultato che si trasformano in una delle tante attività collaterali dell’Esposizione e in alcuni casi vengono addirittura cancellate. Le gare di corsa si svolgono in un ippodromo, quelle di nuoto e di canottaggio nella Senna e quelle di equitazione in una via del centro di Parigi. Gli organizzatori fanno addirittura svolgere la gara di lancio del disco in un parco pieno di alberi.

1904 St. Louis: durante i giochi vengono organizzate anche le cosiddette Giornate antropologiche, cioè delle competizioni in cui gareggiano persone di razze considerate inferiori ai bianchi: pigmei, amerindi, inuit, mongoli, ecc. Peraltro, quasi tutti gli uomini che partecipano a quelle "gare" sono stati pagati dagli organizzatori. Inoltre vengono organizzate gare per fenomeni da baraccone e per anziani, o almeno considerati tali a quell’epoca, e cioè "over 33". I giochi durano complessivamente oltre cinque (!) mesi.

1916 Berlino: le Olimpiadi non vengono effettuate a causa della I guerra mondiale.

1920 Anversa: la Germania non viene invitata a causa della guerra appena persa.

1924 Parigi: la Germania, invitata, stavolta non si presenta per protesta contro l’occupazione francese della regione della Ruhr.

1936 Berlino: le Olimpiadi sono per il regime nazista un’enorme occasione pubblicitaria; per fortuna il nero Jessie Owens (vincitore di 100, 200, lungo e staffetta 4×100) causa un grosso mal di pancia al Führer e agli altri gerarchi .

1940 Tokyo e 1944 (non assegnata): le Olimpiadi non vengono effettuate a causa della II guerra mondiale.

1956 Melbourne: Svizzera, Olanda e Spagna boicottano i Giochi per protesta contro l’invasione sovietica dell’Ungheria.

1968 Città del Messico: due mesi prima dei Giochi gli eserciti di Unione sovietica, Polonia, Repubblica democratica tedesca, Ungheria e Bulgaria invadono la Cecoslovacchia (gli atleti cecoslovacchi protesteranno tacitamente durante i giochi); pochi giorni prima dell’apertura ufficiale, nella piazza delle Tre culture perdono la vita centinaia di persone, principalmente studenti, per mano dell’esercito e della polizia che sparano all’impazzata su una manifestazione pacifica organizzata per protestare contro le miserrime condizioni di vita della popolazione.

1972 Monaco di Baviera: durante lo svolgimento dei giochi, un commando di terroristi palestinesi aderenti all’organizzazione Settembre nero irrompe nel villaggio olimpico, uccidendo due componenti della squadra olimpica israeliana, e rapendone altri nove; durante la loro fuga rimangono uccisi i restanti nove ostaggi e gli stessi terroristi (tranne tre superstiti) a causa dell’intervento maldestro delle forze di polizia tedesche all’aeroporto di Monaco.

1976 Montreal: contrasti tra francofoni e anglofoni del Quebec; inoltre, tutti i paesi africani (tranne Senegal e Costa d’Avorio) boicottano i Giochi per protesta contro la partecipazione della Nuova Zelanda, la cui nazionale di rugby ha giocato diversi incontri in Sudafrica, paese all’epoca escluso dalle Olimpiadi per la pratica dell’apartheid.

1980 Mosca: USA, Canada, Repubblica federale tedesca, Norvegia, Kenia, Giappone, Cina e altri paesi (per un totale di 65) boicottano i Giochi per protesta contro l’invasione sovietica dell’Afghanistan avvenuta nel 1979; Italia, Gran Bretagna e altri paesi occidentali adottano un boicottaggio parziale: si limitano a non inviare gli atleti dei gruppi sportivi delle forze armate, e sfilano sotto la bandiera dei rispettivi comitati olimpici nazionali .

1984 Los Angeles: tutti i paesi del blocco sovietico decidono di non partecipare ai Giochi come reazione al boicottaggio occidentale all’Olimpiade precedente. La ragione ufficiale addotta è quella di scarse misure di sicurezza per contrastare le previste manifestazioni anticomuniste.

1996 Atlanta: l’edizione si dovrebbe svolgere ad Atene, per celebrare il centenario delle Olimpiadi moderne, ma i soldi della Coca Cola hanno la meglio sulla logica e sul sentimento.

2008 Pechino: è storia di oggi…

Diciamo pure che le frammistioni tra sport e politica non sono certo roba soltanto dei nostri giorni… Le iscrizioni venute alla luce a Pompei offrono testimonianze inequivocabili: il palazzinaro arricchito Aulo Vettio, grande mecenate del calcio (sì, gli antichi romani giocavano a calcio!), decise di scendere in campo anche nella politica e opportunisticamente si mise a cercare i voti con la propaganda elettorale murale presso i tifosi della squadra che sponsorizzava, dichiarando di "essere meritevole di voti per il lodevole e munifico piacere e per il godimento" che lui donava al popolo con la "sua squadra di palla" molto famosa. Per ottenere questo consenso, utilizzò nella sua  propaganda elettorale il nome, le insegne e i colori della squadra per farsi eleggere senatore. Come uomo politico non è rimasto di lui nulla: è passato alla storia soltanto per aver scalato il Senato utilizzando i piedi e non la testa (Facciata della Casa di Giulia Felice – documento al  Museo di Pompei CIL, IV, n. 1147).

Vi ricorda qualche palazzinaro dei giorni nostri ?

Written by matemauro

09-08-2008 at 23:29

Gli Oscar della cerimonia d’apertura

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percussionisti

Oscar della bellezza: (a pari merito) alle ragazze del Mali, di Bahamas, alle nigeriane e alle iraniane.

Oscar dell’eleganza: alle isole Cayman.

Oscar della diseleganza: Giappone (le ragazze sembravano collegiali) e Italia (un grigio perla un po’ smorto).

Oscar del kitsch: (a pari merito) a Spagna, Cina e Russia: non ci si può vestire con i colori nazionali (addirittura Spagna e Cina si devono essere rivolte alla stesso consulente, dato che erano vestiti allo stesso modo: donne in giaccia gialla, uomini rossa e gonne e pantaloni bianchi).

Oscar del buonumore: alla Giamaica (ma forse avevano qualche cannone nascosto ).

Oscar del sexy: alle ragazze danesi, in minigonna vertiginosa.

Oscar dell’allegria per l’abbigliamento: agli abiti di molte isole-stato dei Caraibi, del Pacifico e di parecchi stati africani (Libia e Camerun su tutti): colore, colore, colore!

Oscar dei fuochi d’artificio: Cina. Sono stati spettacolari, ma d’altronde li hanno inventati loro…

Oscar dell’intrufolamento: Italia. È normale che dirigenti e accompagnatori rimpolpino le schiere degli sfilanti, visto che gli atleti si debbono allenare, però di italiani vecchiotti dietro la nostra bandiera ce n’erano fin troppi!

Oscar della storia: Mongolia. Se non era Gengis Khan il loro portabandiera…

Oscar della gioventù: Cina. Idee splendide, dai cento ragazzi che colorano un enorme murale in diretta, ai cinquanta con gli abiti di tutte le etnie cinesi, che hanno cantato l’inno olimpico.

Oscar degli effetti speciali: Cina. I percussionisti "luminosi" e il volo camminato dell’ultimo tedoforo sono stati splendidi. Però nel cuore mi rimangono l’ultimo tedoforo a Tokyo 1964 (un ragazzo nato a Hiroshima il 6 agosto 1945, il giorno della bomba) e a Barcellona 1992 (un arciere paraplegico che accese il tripode con una freccia da più di 100 metri di distanza).

Written by matemauro

08-08-2008 at 21:49

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Comunicazione di servizio

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Comunico ai miei cari, gentili e cortesi lettori
che questo blog subirà, nei prossimi 17 giorni, interruzioni saltuarie,
indipendenti dalla mia volontà,
ma assai dipendenti dalle gare a Pechino.
Grazie.

P.S. Il prossimo post sarà sulle impressioni ricevute dalla cerimonia di apertura.

Written by matemauro

08-08-2008 at 14:12

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Citius! Altius! Fortius!

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Il logo olimpico

Logo_Olimpiadi_Pechino2008

Il motto

Citius! Altius! Fortius! è un’espressione latina che significa "Più veloce! Più in alto! Più forte!". Costituisce il motto olimpico ufficiale ed è, assieme ai cinque cerchi e alla fiamma olimpica, uno dei principali simboli olimpici.

Il motto fu adottato dal Cio fin dalla sua fondazione nel 1894 (anche se fu usato per la prima volta in occasione delle Olimpiadi di Parigi del 1924), proposto da Pierre de Coubertin ma ideato da Henri Didon, un predicatore domenicano.

Anche se si tratta originariamente di una esortazione rivolta a ogni atleta perché tenda sempre al superamento agonistico dei propri limiti personali, come generalmente accade per ogni motto, anche questo ha finito con il definire una filosofia di vita, insieme alla frase che viene comunemente associata allo spirito olimpico – forse ancora più nota del motto ufficiale – e cioè "L’importante non è vincere, ma partecipare", attribuita allo stesso barone De Coubertin.

Il giuramento

A nome di tutti i concorrenti, prometto che prenderemo parte a questi Giochi olimpici rispettando e osservando le regole che li governano, impegnandoci nel vero spirito della sportività per uno sport senza doping e senza droghe, per la gloria dello sport e l’onore delle nostre squadre.
(Il giuramento degli atleti)

A nome di tutti i giudici e ufficiali di gara, prometto che adempiremo alle nostre funzioni in questi Giochi olimpici con una completa imparzialità, rispettando e osservando le regole che li governano, nel vero spirito della sportività.
(Il giuramento degli arbitri e dei giudici di gara)

Il giuramento olimpico, scritto da Pierre de Coubertin, fu pronunciato per la prima volta alle Olimpiadi del 1920 di Anversa. Il giuramento dei giudici fu invece pronunciato per la prima volta alle Olimpiadi del 1972 di Monaco. Il testo del giuramento è lievemente cambiato con il tempo; il giuramento del 1920 era:

"Noi giuriamo che prenderemo parte ai Giochi Olimpici in uno spirito di cavalleria, per l’onore del nostro paese e la gloria della sport."

Più tardi, "giurare" fu sostituito da "promettere" e "paese" da "squadra". L’ultima parte del giuramento, riguardante il doping, fu aggiunta per le Olimpiadi del 2000 di Sydney.

Alcuni atleti che hanno pronunciato la formula del giuramento:

Giuliana Chenal-Minuzzo, sciatrice italiana, medaglia di bronzo (prima medaglia femminile italiana alle Olimpiadi invernali) per la  discesa libera ai Giochi di Oslo nel 1952, pronunciò il giuramento a Cortina nel 1956.

Adolfo Consolini, discobolo italiano, oro a Londra nel 1948, pronunciò il giuramento a Roma nel 1960.

Nikolaj Andrjanov, ginnasta russo, detentore del primato maschile delle medaglie vinte in più Olimpiadi, 15 (7 ori, 5 argenti, 3 bronzi); ha giurato a Mosca nel 1980.

Edwin Moses, ostacolista (dei 400 hs) statunitense, oro a Montreal nel 1976 e a Los Angeles nel 1984 (dovette saltare per il boicottaggio occidentale le Olimpiadi di Mosca nel 1980, altrimenti avrebbe vinto sicuramente anche lì); giurò a Los Angeles.

C’è soltanto da augurarsi che quei giuramenti vengano rispettati. E ora, buoni Giochi a tutti e che vinca il migliore!

Written by matemauro

08-08-2008 at 01:12

Pubblicato su olimpiadi, sport