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Jacques Brel

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Jacques Brel (Schaerbeek, 8 aprile 1929 – Bobigny, 9 ottobre 1978) è stato un cantautore e compositore belga.

Considerato uno dei massimi cantautori di lingua francese, i temi dei suoi testi sono estremamente diversi, spaziando dall’amore alla critica sociale al lato spirituale. Anche stilisticamente il suo lavoro fu molto variegato, abile sia nelle composizioni divertenti che in quelle drammatiche, componendo sia melodie ritmiche che canzoni tristi o solenni.

La sua acuta intuizione lo fece diventare un "pittore" creativo e innovativo della quotidianità, con una rara facilità poetica. Il suo utilizzo intelligente delle parole era singolare e semplice, rivelando un ricchissimo vocabolario visuale e un forte senso della metafora.

Il romanticismo lirico di Brel rivelava talvolta profondi livelli di oscurità e di amara ironia. I suoi acuti e compassionevoli ritratti dei "rifiuti della società" (alcolisti, vagabondi, drogati, prostitute) evitavano sempre sentimentalismi e semplificazioni.

Nel video il suo brano forse più famoso, di cui riporto le parole con una mia traduzione.

Ne me quitte pas

Ne me quitte pas
Il faut oublier
Tout peut s’oublier
Qui s’enfuit déjà
Oublier le temps
Des malentendus
Et le temps perdu
A savoir comment
Oublier ces heures
Qui tuaient parfois
A coups de pourquoi
Le cœur du bonheur

Ne me quitte pas
Ne me quitte pas
Ne me quitte pas
Ne me quitte pas

Moi je t’offrirai
Des perles de pluie
Venues de pays
Où il ne pleut pas
Je creuserai la terre
Jusqu’après ma mort
Pour couvrir ton corps
D’or et de lumière
Je ferai un domaine
Où l’amour sera roi
Où l’amour sera loi
Où tu seras reine

Ne me quitte pas…

Ne me quitte pas
Je t’inventerai
Des mots insensés
Que tu comprendras
Je te parlerai
De ces amants-là
Qui ont vu deux fois
Leurs cœurs s’embraser
Je te raconterai
L’histoire de ce roi
Mort de n’avoir pas
Pu te rencontrer

Ne me quitte pas…

On a vu souvent
Rejaillir le feu
De l’ancien volcan
Qu’on croyait trop vieux
Il est paraît-il
Des terres brûlées
Donnant plus de blé
Qu’un meilleur avril
Et quand vient le soir
Pour qu’un ciel flamboie
Le rouge et le noir
Ne s’épousent-ils pas

Ne me quitte pas…

Ne me quitte pas
Je n’vais plus pleurer
Je n’vais plus parler
Je me cacherai là
A te regarder
Danser et sourire
Et à t’écouter
Chanter et puis rire
Laisse-moi devenir
L’ombre de ton ombre
L’ombre de ta main
L’ombre de ton chien

Ne me quitte pas…

Non abbandonarmi

Non abbandonarmi
Bisogna dimenticare
Tutto si può dimenticare
Chi fugge già
Dimenticare il tempo
Dei malintesi
E il tempo perso
A sapere come
Dimenticare queste ore
Che talvolta uccidevano
A colpi di perché
Il cuore della felicità

Non abbandonarmi
Non abbandonarmi
Non abbandonarmi
Non abbandonarmi

Io ti offrirò
Delle perle di pioggia
Venute da paesi
Dove non piove mai
Scaverò la terra
Fin dopo la mia morte
Per coprire il tuo corpo
D’oro e di luce
Farò un campo
Dove l’amore sarà re
Dove l’amore sarà legge
Dove sarai la regina

Non abbandonarmi…

Non abbandonarmi
Inventerò per te
Parole insensate
Che tu comprenderai
Ti parlerò
Di questi amanti
Che hanno visto due volte
I loro cuori infiammarsi
Ti racconterò
La storia di questo re
Morto per non averti
Potuto incontrare

Non abbandonarmi…

Si è visto spesso
Schizzare il fuoco
Da un vecchio vulcano
Che credevan spento
A quanto pare
Alcune terre riarse
Danno più grano
Del migliore aprile
E quando viene la sera
Affinché un cielo s’infiammi
Il rosso e il nero
Non si sposano

Non abbandonarmi…

Non abbandonarmi
Non piangerò più
Non parlerò più
Mi nasconderò là
A guardarti
Danzare e sorridere
E ad ascoltarti
Cantare e poi ridere
Fammi diventare
L’ombra della tua ombra
L’ombra della tua mano
L’ombra del tuo cane

Non abbandonarmi…

Written by matemauro

12-04-2009 at 22:20

Pubblicato su brel jacques, musica