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Incendio nel parco – 5

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Cinque
 
Tornando verso casa, seduto comodamente nella sua auto privata, Valcorvina riesce finalmente a rilassarsi; apre il cellulare, si infila l’auricolare (è ligio alle regole, il commissario) e chiama Giulia:
 
– Ciao, amore! – La voce argentina di lei lo precede.
 
– Ciao dolcezza, dove sei?
 
– Ancora in ospedale, ma ne ho per poco: devo soltanto passare le consegne a Youssuf, che fa il turno di notte… e tu?
 
– Io sto tornando a casa… hai sentito Lina? – Informandosi sulla babysitter che controlla, quando loro non ci sono, Dario, il loro figlio.
 
– L’ho chiamata mezz’ora fa. Gli stava dando la pappa, quindi non mi sono potuta dilungare.
 
– Va bene; speriamo di trovarlo ancora sveglio! Senti, e per cena…?
 
– Di cosa hai voglia, amore?
 
– Boh? Che dici di due fili di pasta con quel pesto che ci ha mandato tua madre?
 
– Perfetto! Sta bene anche a me… e per secondo ci dovrebbe essere ancora un po’ di aragosta alla catalana nel congelatore. Appena arrivi, tirala fuori e mettila un attimo nel microonde.
 
– Va bene, allora passo soltanto a prendere una bottiglia di vino buono e poi vado a casa!
 
– D’accordo, io arriverò tra una mezz’oretta… e…
 
– Sì…?
 
– Ti amo!
 
– Pure io, gioia, pure io! – E chiude la comunicazione.
 
Dopo essere passato in enoteca per comprare una bottiglia di Donnafugata, Valcorvina parcheggia sotto casa e sale gli scalini verso il primo piano a due a due, impaziente di spupazzarsi un po’ Dario prima che si addormenti per la notte.
 
Come apre la porta, il primo essere vivente che gli si avvicina è però, naturalmente, Nerone, che sembra abbia un sesto senso per capire quando sta arrivando e gli si strofina addosso, smanioso di grattini e carezze.
 
– Lina! Sono io! – Chiama la babysitter, che compare dalla porta che dà sul salotto, con in braccio Dario, gli occhioni marroni spalancati e le braccine aperte ad accogliere il suo papà, del quale ha evidentemente riconosciuto la voce.
 
Valcorvina prende in braccio il figlio e lo culla dolcemente, sussurandogli cose senza molto senso e riempiendolo di baci. Poi si rivolge di nuovo a Lina:
 
– Ora puoi andare, Lina, Giulia sarà qui fra poco…
 
– Va bene commissario, allora ci vediamo domattina alle otto, come al solito.
 
– Sì, ciao!
 
Luca si dirige in cucina, e mette Dario seduto sul suo seggiolone; infila la bottiglia di vino nel congelatore, affinché si raffreddi bene per l’ora di cena, e ne tira fuori un contenitore che mette nel microonde, accendendolo al minimo della potenza. Poi riempie una pentola d’acqua per la pasta e la pone sul fornello, accendendovi il gas sotto. Intanto Dario segue, con gli occhi spalancati ed emettendo gorgoglii strani, le mosse del suo papà, quasi volesse carpire ogni segreto di quella “vita da grandi”.
 
Il tempo che l’aragosta si scongeli e Luca sente aprirsi la porta di casa:
 
– Sono arrivata, tesorini miei!
 
Un lungo abbraccio tra i due, mentre Dario batte le manine sul ripiano del seggiolone, visibilmente contento che una volta tanto ambedue i genitori si ritrovino contemporaneamente a casa con lui e ansioso di ricevere anche lui le loro attenzioni.
 
Dopo aver messo a letto nella sua stanzetta Dario, che per fortuna non ha bisogno di particolari manovre per convincerlo che è ora della ninna, Luca e Giulia si possono finalmente sedere a tavola. Gustata la cena saporita, Valcorvina si appresta a riporre piatti e bicchieri nel lavastoviglie; Giulia, nel frattempo, si va a togliere i vestiti per mettersi una comoda vestaglietta semitrasparente di pizzo, poi si accomoda sul divano e accende il televisore, in attesa di Luca, per il telegiornale di mezza sera.
 
– Ancora nessuna novità sul caso dell’omicidio Spizzichino, l’antiquario romano trovato morto bruciato nel rogo di piazza Vittorio. – Annuncia il giornalista, che poi prosegue:
 
– Il commissario Valcorvina non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, affermando soltanto che la polizia sta seguendo tutte le piste, nessuna esclusa, e che in questo momento si sta orientando verso gli ambienti dei naziskin romani, data la discendenza etnica dell’antiquario.
 
– Luca, è vero quello che sta dicendo il telegiornale? – Gli chiede Giulia, alzando un po’ la voce per farsi sentire da lui che è ancora in cucina.
 
– Hmmm, diciamo di sì… –  Le risponde lui, entrando in salotto. – Lo sai come sono i giornalisti, se non gli dici qualcosa ti dànno il pilotto… Però è vero, quella dei naziskin è una delle piste che stiamo seguendo, insieme ad altre… Ma ora andiamo a letto, se non ti spiace, ché sono piuttosto stanco; oggi con Mimì ci siamo fatti lunghe camminate per i vicoli del ghetto e mi sento i piedi andare a fuoco…
 
– Soltanto i piedi? – Fa lei, con fare ammiccante. – Speravo che ti andasse a fuoco qualcos’altro…
 
– Signora Giulia Varalli…! Lei mi sta per caso irretendo? E vestita, o direi meglio svestita, in abbigliamento discinto, oltretutto! – Risponde Luca, ammiccando pure lui. – Sa che potrei incriminarla per circonvenzione d’incapace, come mi sento quando la vedo così???
 
– Bene, allora se ti senti incapace, vuol dire che per una volta deciderò tutto io e tu farai esattamente tutto quello che io voglio… – esclama Giulia, e, alzatasi in piedi, lo afferra per una mano e lo trascina in camera da letto.

(Continua)

Written by matemauro

16-05-2010 a 15:09

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16 Risposte

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  1. ciao caro:)

    stefanomassa

    16-05-2010 at 14:17

  2. Perbacco che famiglia felice!Grazie del Carnevale degli animali anche da parte di Raspy!  Redcats

    redcats

    16-05-2010 at 19:46

  3. Credevi che non avessi letto? Invece ho letto la 4a e la 5a puntata del giallo. Aspetto il seguito.Non faccio commenti perchè non ci provo nemmeno a cercare di indovinare, al posto del commissario, chi è il colpevole.Buonanotte.

    cugpref

    16-05-2010 at 21:09

  4. @Stefanomassa: ciao, stef! @Redcats: beh, Valcorvina è il mio alter ego… @anonimo (non veneziano): @Cugpref: lo sapevo… ma siamo appena a metà della storia! 

    MauroPiadi

    16-05-2010 at 21:26

  5. seguo questo racconto con piacere, Buona notte Mauro 

    TelemacusRadek

    16-05-2010 at 21:53

  6. niente manette? evvai con un po' di sano sadomaso sheranchealeiandrebbeun'aragostinacondonnafugatamapagalostatusquo?

    sherazade2005

    16-05-2010 at 21:57

  7. ps. svestita e discinta non è come dire svestita svestita o discinta discinta sheraperfarecapirediaverelettoattentamentementeconduequattrocchi

    sherazade2005

    16-05-2010 at 21:59

  8. @Telemacus: grazie! @Shera: e chi lo sa cosa succederà nella loro camera da letto?  Ma, conoscendo i miei "polli", non credo usino tecniche SM… 

    MauroPiadi

    16-05-2010 at 22:46

  9. Peccato sia un racconto di fantasia…. sarebbe bello sapere che esistono veramente famiglie così!'notteeeeeee!

    azalearossa1958

    16-05-2010 at 23:23

  10. è troppo hard affermare che per il commissario il caso si infittisce e l'affare s'ingrossa?

    pablodepablis

    17-05-2010 at 01:40

  11. Sarà fatto di carne anche Valcorvina no??? Lasciamo un po' di svago anche a lui va…

    donburo

    17-05-2010 at 12:11

  12. ma Mauro, questo noir strizza l'occhio al pubblico che vuole tette e culi !!!!

    Francesco071966

    17-05-2010 at 17:26

  13. @Azalearossa: ma sì che esistono! Soltanto che ricevono poca pubblicità! Fa piùaudience (orrenda parola…) vedere due che se le menano di santa ragione, purtroppo… @Pablo: sporcaccione! @Donburo: e direi! @Francesco: 'ndo' stanno tette e culi?  

    MauroPiadi

    17-05-2010 at 17:38

  14. una piccola pietra del giallo, pur nel siparietto, io ce l'ho vista: quello che viene detto al tg, secondo me, provocherà qualcosa… vedremo! 🙂

    h2no3

    17-05-2010 at 20:42

  15. Ecco… appunto!

    azalearossa1958

    17-05-2010 at 21:27

  16. @h2no3: hmmm… vedremo… @Azalearossa: c'ho colto, eh? Sono o non sono bravo??? 

    MauroPiadi

    17-05-2010 at 21:47


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