Le fontane di Roma – 6 – I Quattro fiumi
Er cicerone a piazza Navona
“Uànderful! Veri, veri nais dis piazza…”[1]
‘Macché piazza…’ se disse er cicerone
sbircianno er decorté[2] de ’na regazza,
‘questi so’ i colli de Montefiascone…’[3]
“Questa è opera de ’r granne Bbernini,
iu si?[4] Er fiume co’ ’na mano arzata,
pijanno ’n po’ pe’ ’r culo Bboromini,[5]
pe’ paura che caschi ’a facciata!”[6]
“End dat cerce? Sant’Aghnese, is it tru?”[7]
“E come no! La statua l’hai guardata?
Lo vedi che se tie’ ’na mano ’n petto?[8]
Che sembra quasi di’, a ttu pper tu:
‘È inutile che fate ’sta gufata[9],
qui sto e qui resterò, caro architetto!’”
[1] Wonderful! Very, very nice this “piazza”. (Meravigliosa! Molto, molto carina, questa piazza)
[2] Sbirciando il décolleté.
[3] Montefiascone è un paese vicino Viterbo, in zona collinare, famoso per la produzione del vino Est! Est!! Est!!! Il nome particolare di questo vino deriva da una leggenda. Nel 1111 Enrico V di Germania stava raggiungendo Roma con il suo esercito per ricevere dal papa Pasquale II la corona di Imperatore del Sacro romano impero. Al suo seguito si trovava anche un vescovo, intenditore di vini. Costui mandava il suo coppiere Martino in avanscoperta precedendolo lungo la via per Roma, per assaggiare e scegliere i vini migliori. I due avevano concordato un segnale in codice: qualora Martino avesse trovato del buon vino, avrebbe dovuto scrivere “est”, ovvero “c’è”, sulla porta della locanda, e, se il vino era molto buono, doveva scrivere “est est”. Il coppiere, una volta arrivato a Montefiascone e assaggiato il vino locale, non poté comunicare in altro modo la qualità eccezionale di quel vino se non ripetendo per tre volte il segnale convenuto e rafforzandolo con punti esclamativi: EST! EST!! EST!!!…
[4] You see? (Lo sai?)
[5] Prendendo un po’ in giro Borromini.
[6] Nella Fontana dei quattro fiumi (opera di Bernini) a piazza Navona, la statua rappresentante il Rio de la Plata tiene un braccio alzato e quella rappresentante il Nilo si copre il volto; una leggenda vuole che ambedue lo facciano per proteggersi dall’eventuale caduta della facciata arcuata (primo esempio del genere) della chiesa di Santa Maria in Agone, opera di Borromini, rivale acerrimo di Bernini.
[7] And that church? Sant’Agnese, is it true? (E quella chiesa? Sant’Agnese, vero?)
[8] Un’altra leggenda narra poi che Borromini rappresentò Sant’Agnese, che si tocca il petto con la mano, come ad assicurare che la sua chiesa non sarebbe caduta.
[9] La gufata è l’atto del portare jella.
veri veri nais.. end dat cerc? :))
puro accento di Oxford!!
carina Mauro
(p.s. ho letto qualcosa da Danis, nun t’azzardà a chiude er blogge eh! 😉
ciao!
giovanotta
01-07-2009 at 00:31
Carina…ma che è sta storia del blog?vado a vedere da sabi…
tamango
01-07-2009 at 10:35
Ho letto …era un’ipotesi, sù, giovanotta,… abbiamo rischiato di stare in santa pace per un po’, troppo bello per essere vero ;-)))!!!
tamango
01-07-2009 at 10:43
:)))))) redcats
redcats
01-07-2009 at 14:10
Strepitoso!!!! davvero! Grande Mauro!!!! You are the best of the place! 😉
Targhina
01-07-2009 at 14:12
Ohi Mauro, non ti offendere, ma il pezzo forte delle tue poesie in romano sono le note…. :-)))
almeno le capisco e sono molto istruttive!
Francesco071966
01-07-2009 at 16:25
daie de tacco daie de punta è arrivata la sora assunta…apparte la cazzata che ho scritto roma è bella anche sotto la pioggia…poi a piazza navona gira tanta bella gente ;))
chefmarco
01-07-2009 at 17:54
La prossima volta che vengo a Roma il mio Cicerone l’ho già trovato:) Abbraccione!
hettori
01-07-2009 at 19:50
Una sonata d’amore per la propria città da un grande sonettista…
un salutone!
mircomirco
01-07-2009 at 19:57
Rispolverata d’echi lontani; molto bella.
FlavioRoma
01-07-2009 at 21:57
grande!
stefanomassa
01-07-2009 at 23:12
Questa è bellissima.
La storia è nota almeno a chi bazzica la capitale.
Secondo me è la più bella piazza di Roma, quando i mercatini sono discreti.
Grazie. Gud Nait e Tenchiù.
danisse.
xdanisx
01-07-2009 at 23:48
^______________^
che meraviglia le fontane di Roma, qui a Firenze si soffre un po’ il caldo, domenica però siamo stati a Pratolino (Vaglia) al Parco di Villa Demidoff, tre/quattro ore full immersion fra viali alberati di alberi secolari, specchi d’acqua baciati dalle ninfee, e prati immensi baciati dalle nuvole… uno spettacolo!
Pralina
02-07-2009 at 09:35
…inutile dire che fra tutte ste cose che si baciavano, non mancavamo noi… :DDDDDD
Pralina
02-07-2009 at 09:36
MAURO nun pò chiude.
Mica è er pizzicarolo che va a Ostia libbera.
Egli è portato per la comunichescion e pertanto ci farà compagnia fino alle ferie, che se va in Sardegna ciò ‘na carettata de parenti ospitali…Stavolta senza sacco a pelo e posto ponte…ciavemo l’anni, Maurè. Però la capoccia tua cià le sinapsi che vanno de prescia…come azzarola fai?
Encantada.
danis
xdanisx
02-07-2009 at 10:43
sei sempre una delizia! baci
Princy60
02-07-2009 at 11:02
CIAO ,lo dicevo che non potevi, dimenticare Piazza Navona. Il sonetto più bello.
Poi E’ la mia piazza, da piccola abitavo a Corso Rinascimento e avevo i balconcini su p Navona. Troppo bella. Quanto tempo è passato, quanti ricordi. Allora era meravigliosa e magica, oggi c’è un casino, allegro si, ma la magia è un pò sfiorita, grazie mi hai riportato alla gioventù. sei grande. un abbraccio
penny46
02-07-2009 at 16:22
sempre sagace e istruttivo.
grazie maurè.
pablodepablis
03-07-2009 at 20:10