Poèsia – Natale di Roma
Nel 2760° anniversario della fondazione di Roma
Dumila e settecento e poi sessanta
(mica un paro) d’anni fa, e dico poco,
spuntarono du’ tizzi da ‘ste parti,
e se dissero: "Ce piaceno ‘sti lochi!"
Dovete da sape’ che ‘sti due
non ereno davero tizzi qualunque:
ce dicheno le leggende antiche
fossero fiji de’ ‘n dio maggiore,
gnentepopodemenoché er grande Marte
che se ricconta je piacesse assai
‘na vestale, fija de’re, tale Rea Sirvia,
dar padre destinata alla verginità.
E mo’, siccome che la regazza era vestale,
de certo nun poteva fa’ ssape’
d’avecce fiji attaccati a’ lo zinale,
raggion per cui li dovette abbandona’.
L’allasciò, sempre "se dice",
sulla riva de’ ‘n fiume lì vicino,
speranno che quarcuno de’ bon core
li trovasse e l’allevasse co’ tanta carità.
E ‘sto quarcuno in effetti li trovò,
mo’, che sia come se racconta
‘na lupa, ovvero ‘n animale,
o si oppuro fosse ‘na meretrice
detta così pe’ vvia de quello che faceva,
io nun ve lo saprei da’ ppe’ ccerto,
ma quello che so’ propio arcisicuro
è che li regazzini li sapeva cresce…
E fu accussì, che dopo ‘n ber po’ d’anni,
dicenno grazie a la madre putativa,
decidettero d’annassene ‘n po’ a spasso
pe’ vede’ bbene ‘ndo mette su bottega.
Capitorno ne’ li pressi de du’ colli;
a Remo je sfaciolò subbito l’Aventino,
er Palatino piaceva ‘nvece a Romolo:
cominciò dda llì la tifoseria
che pur’ancora suddivide oggi
li biancazzuri da li giallorossi!
Come che sia la storia, ‘sti du’ ggemelli
cominciorno subbito a litiga’.
"E fàmola qui!" "E no, fàmola de qua!"
Era ‘n brontola’ continuo…
e quelli che je staveno d’entorno
(che s’ereno già stufati d’anna’ remenghi)
j’emposero de risorve la quistione
tra loro due, ‘n quattro e quattr’otto.
Fu accussì che allora ognuno de li dua
costruì sur propio colle ‘n cerchio sacro,
co’ ‘r divieto assoluto pe’ cchiunque
de travalicallo senza arcun permesso.
E dice la leggenda ch’a ‘n certo punto
Remo se sia accorto che dopotutto
er Palatino era, sì, mejo de l’Aventino,
e che scavarcasse er zegno de’ ‘r fratello
senza prima chiedeje er permesso.
Nun l’avesse mai fatto! Romoletto
s’encazzò come ‘na bestia, sortì er cortello
e lo piantò ne’ la panza der gemello
giuranno sur sangue che sgorgava
che l’istessa fine avrebbe fatto ognuno
che se fosse azzardato a offenne Roma.
Già, perché er nome de quer posto
così je l’affibbiò, in onor proprio.
E so’ passati certo ‘n zacco d’anni
ma er nome è rimasto ne’ la storia
come genitrice d’ogni civirtà
puro se, lo devo riconosce,
l’atto d’inizio… civile nun è stato;
ma quello ch’è successo da lì in poi
è tutta ‘n’artra storia, ne converete!
Finisco ‘sta storiella in pace e gloria
facenno l’auguri a Roma mia, tanti de core!
Note:
Dumila e settecento e poi sessanta gli anni passati dalla fondazione sono 2760, non 2761, come potrebbe sembrare facendo il calcolo, semplicemente perché l’anno 0 non è esistito… provare per credere!
lochi luoghi
lo zinale la veste (in romanesco lo zinale o parannanza è il grembiule)
mette su bottega impiantare un negozio, per esteso fondare una città…
Capitorno capitarono
je sfaciolò gli piacque
biancazzurri e giallorossi tifosi delle principali squadre romane
anna’ remenghi andare raminghi
sortì tirò fuori
Nell’immagine, statua in bronzo della Lupa (o lupa…) che allatta i gemelli, conservata presso i Musei capitolini; inizialmente attribuita al periodo etrusco, si è in realtà dimostrata di fattura medievale.
tanti auguri Roma…
emivet78
21-04-2008 at 14:52
Roma è Roma…
Consiglio ” I sette Re di Roma” Di Luigi Magni…Con Gigi Proietti..
un modo unico di fare un salto nella storia…o nella leggenda..è il caso di dire parlando di Roma! :-)))
alice64
21-04-2008 at 14:59
già … mi era passato di mente: bella la poésia per il compleanno 😉
speriamo di non dover celebrare funerali, tra una settimana.
gattarandagia
21-04-2008 at 15:14
Giusto!… grazie per avermelo ricordato! (reminiscenza scolastica che fa piacere rinfrescare!) Auguri alla tua, anzi alla nostra Roma!
czedyo
21-04-2008 at 15:48
Nun me viè de festeggià; me vedo già cor collo a la gogna a piazza der popolo, pe’ certi stornelli mii contro ar sindeco dii fasci!
passatorcortese
21-04-2008 at 15:52
Tanti auguri alla città più bella del mondo! A Roma città, e che sia chiaro..solo a Roma città!! (Tanto pe’ rimanè ‘n tema de conflitti! De quelli bboni però!)
Baci Mauro, grande!
Elisa
elilaw
21-04-2008 at 16:41
Io non lo dimentico mai: è anche il mio compleanno… 🙂
Milva
baiaturchese61
21-04-2008 at 16:56
non è carino rivelare gli anni di una signora!
pierosky
21-04-2008 at 17:00
Allora la lupa è una patacca?
tanti auguri Roma bella.Bravo Mauro. Oggi compie l’anni anche il famoso “Spirou” il fumetto nato il 21aprile der 1938.
ceglieterrestre
21-04-2008 at 17:12
Roma,ahhhh…..
Il mio amore è di sempre,
è di quellla volta ,la prima,e potrei
dire ogni gesto ed ogni sensazione. Roma,io amo la tua luce ,l’aria e il tuo profumo;
la tua storia è la mia,quella che non ho vissuto,quella che avrei voluto e che non ho ma che sento mia.Roma,l’eterna,anche dentro di me adesso ancor di più, perchè vedi…oggi è il tuo compleanno ,ma è anche il mio in qualche modo…Roma ti devo dire grazie per tutti i doni che al mondo dai di te,ma di uno non ti ringrazierò mai abbastanza: Mauro!!
DonnaFelice
21-04-2008 at 17:26
Eh “Roma Roma, li vecchi l’ammazza li gioveni li doma” diceva un vecchio adagio.
Ho trovato molta spigliatezza e comunicativa nei tuoi versi.
🙂
A presto
scaramouche
21-04-2008 at 17:34
‘azz, anche le traduzioni per i lumbard …
Gli unici che fanno festa, che io sappia, oggi sono i “pizzardoni”.
FlavioRoma
21-04-2008 at 17:47
Tu ed io soltanto.Io affacciata alla balaustra del Pincio ti guardo,gli occhi miei non vedono che te,sdraita come una matrona d’altri tempi,come una signora consapevole della sua bellezza e pari a nessun’altra e mi sorridi,mi rubi ancora gli occhi e poi il cuore,la mente e la passione.
Ti amo Roma e perder mi vorrei tra le tue braccia.
Amore amore amore amore mio,insieme a te me scordo ogni dolore,famme restà co ttè si no’ me moro….BUONCOMPLEANNO ROMA !!
tamango
21-04-2008 at 18:37
Sei grande Mauro!! Possiamo dire che siamo fortunati a vivere in questa meravigliosa città?
anche se a volte vorrei scappare via, poi ci ripenso e resto.
girasolenero
21-04-2008 at 18:41
Davvero stupenda… Mi hai fatto ridere e lo sai che non sono molto in vena… Grazie, amico mio per avermi chiamata. Un abbraccio. Giulia
giuba47
21-04-2008 at 19:05
grazie per la rispolverata…di storia. allora,… buon conpleanno Roma!
lateresa
21-04-2008 at 20:48
è bellissima!!! Buon compleanno Roma! grazie Mauro!!!
ortensia51
21-04-2008 at 21:05
buon compleanno a Roma
che si perpetui
yetbutaname
21-04-2008 at 21:47
Se penso che il mio torello è da voi domenica,vinca il migliore e sulla carta non c’è storia.
L’avvio del grande impero romano,una delle più grandi espansioni territoriali di tutti i tempi, peccato la sua decadenza,in tutto il continente ora si parlerebbe il latino,altro che inglese!!!
Ciao Mauro,charlie
charliebrown01
21-04-2008 at 21:58
“a Remo je sfaciolò subbito l’Aventino””… ahah!! sei bravissimo Mauro!
però io lo sapevo che giorno è oggi!allora, buon natale anche a te!! 🙂
giovanotta
21-04-2008 at 22:22
Risposta su Alitalia-Airfrance,addieu!!!
Tragedie italiane, uno più,una meno e mi scuso per il cinismo,ma chi semina vento,raccoglie tempesta, un’altra figura edificante dell’imprenditoria italiana,in questo caso col sindacato a braccetto.
Ciao Mauro,charlie
charliebrown01
21-04-2008 at 22:55
grazie Mauro.
non sempre ha avuto belle persone al potere, Roma, ma ora ha proprio bisogno di tutti gli auguri possibili e delle tue bellissime poesie.
un abbraccio
fiorirosa
21-04-2008 at 23:25
periodo di compleanni importanti, il Brasile, Roma…
sempre bravo Mauro, i miei complimenti e Buon Compleanno Roma!
FIOREDAUTUNNO
21-04-2008 at 23:38
Un salutone!
teatroinstabile
22-04-2008 at 07:44
Sono attratta dalla storia di Roma ed amo Roma in tutte le sue infinità architettoniche.
Bravo mAuro bell’omaggio.
Buongiorno!!
Vany
romanticaperla
22-04-2008 at 08:53
Che bello chi ricorda i compleanni, gli anniversari, le date importanti(non quelle canoniche, convenzionali, o da business tipo festa di S.Valentino, del papà, della mamma, etc…). Bravo Mauro, ad maiora. Buon compleanno Roma, città eterna, ti adoro, è un amore reciproco da sempre tra me e Roma, e io son fedele, anche se amo alla follia la città dei miei sogni Barcelona, maravillosa, speciale, e amo la mia città natìa Torino. Ci sono luoghi che ami e ti ricambiano 🙂
HermosaMariposa
22-04-2008 at 18:11
…Tanto di cappello per la capitale :))
emanuelecerullo
23-04-2008 at 13:06
Ciao Mauro, complimenti per i tuoi versi e scusami se passo con ritardo nel tuo blog!
Premetto che sono orgoglioso di cosa Roma ha saputo dare al mondo, l’elenco sarebbe lunghissimo e non è questa la sede.
Però siamo nel blog di un matematico, e una cosa la voglio (provocatoriamente?) dire:
Roma è stata una grande civiltà, in tutto, tranne però che per una cosa (e tu dovresti ben saperlo): in mille anni di storia, Roma non ha prodotto nemmeno un matematico di rilievo, non una scoperta, un teorema, niente.
Ha preso molto dai greci, ma l’eredità matematica è poi stata raccolta (fortunatamente) da altri popoli.
Che ne pensi?
Archimede63
24-04-2008 at 20:04
@Archimede: non avevo capito che ti riferivi all’antica Roma 😦 E allora è giusta la tua osservazione, alla quale posso rispondere soltanto che, probabilmente, i romani erano più interessati alle applicazioni pratiche e per quelle bastava quel (bel) po’ di teoria matematica che avevano tirato fuori i greci, tant’è che infatti di matematica (italiana in genere) si parla poi soltanto a partire dal Medioevo (da Fibonacci in poi, sostanzialmente…)
MauroPiadi
24-04-2008 at 21:33
In effetti come italiani ci siamo rifatti alla grande!
Hai detto bene, i Romani erano forse troppo pragmatici per pensare alla matematica, ma d’altra parte – e penso (solo per dirne una) a realizzazioni come gli acquedotti, con le loro pendenze costanti per chilometri su ogni genere di terreno – d’altra parte dicevo è evidente che per costruire certe opere avessero fatto ricorso a conoscenze già consolidate (da altri).
In compenso, su altri fronti, ancora oggi studiamo il loro Diritto e in gran parte lo applichiamo, sempre per citarne una.
O percorriamo le strade tracciate da loro, per dirne un’altra.
Archimede63
24-04-2008 at 21:51
Annamo ar bar de ‘a Roma e della Lazzio:
Ce trovi, er giorno dopo la partita,
un mare de commenti che è ‘nò strazzio
e quarche parolaccia che è sortita…
Lo sai che io de carcio stò a digiuno
“Che vinca er mejo” dico…sarvognuno!
Ma senza quer caffè e la cojonetta
Roma sarebbe troppo piccoletta
Invece è ‘na città che incanta er mondo
che senza Roma pare moribondo.
Auguri !
Sabina
xdanisx
30-01-2009 at 23:24
essere Rea è già tutto un programma, non trovi?
Ma fammi capire: l’aventino è di certo romanista ma non sapevo che i laziali si fossero appropriati del palatino!
Mauro, io vado cercando chi si ricorda di qualcosa che è nella mia memoria di bimba a spasso con nonno. Salendo verso il campidoglio tu ricordi che c’era una gabbia con una lupa vera dentro, sulla sinistra?
O è la mia fantasia di bambina a ricordarla? Sai che faccio? magari un post con una foto del campidoglio, di quando anadavo in giro di notte a fotografare con i tempi lunghi, sul blog di Tarta, quello delle cose che capitano 🙂
MaraGi
31-01-2009 at 09:03