matemauro

Di matematica ma non soltanto…

Ancora una poesia, anzi due…

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Sarà che oggi è una giornata così, ma mi viene di citare due altre poesie, stavolta so pure l’autore, Jacques Prévert; sono tra quelle delle sue che mi piacciono di più, da quando avevo 16 anni…

I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore


Per te amore mio
Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato uccelli
Per te amor mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato fiori
Per te amor mio
Sono andato al mercato di ferraglia
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te amor mio
E poi sono andato al mercato degli schiavi
E t’ho cercata
Ma non ti ho trovata
amore mio.

Written by matemauro

19-08-2007 a 17:10

Pubblicato su poesia, prevert

4 Risposte

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  1. … leggere la prima poesia è un tonfo al cuore: prima eravamo “i ragazzi” ora siamo “i passanti”…

    Lu Cables

    utente anonimo

    19-08-2007 at 19:00

  2. Hmm… il mondo è un divenire (Eraclito); oggi non sono ciò che ero ieri, domani non sarò ciò che sono oggi. Non sono importanti le definizioni che ci diamo o che gli altri danno di noi, è importante ciò che noi pensiamo di di noi stessi e se ci comportiamo (più o meno…)coerentemente.
    Io mi sento uguale a quando avevo 16 anni, soprattutto quando amo…

    MauroPiadi

    20-08-2007 at 13:45

  3. l’amore e’ un sentimento puro..innocente…per cui quando si ama ci si diventa bambini assumendo le loro sembianze…!la purezza” e “l’innocenza”

    lella66

    23-09-2007 at 08:35

  4. @lella: l’amore è un sentimento “misto”, puro e impuro insieme, leggendo Neruda o Prévert puoi capire cosa intendo; non mi riferisco alle categorie morali, ovviamente; voglio dire che per me non esiste amore che sia soltanto “platonico”, se non c’è la fisicità non può essere amore come lo intendo io; sono stato abbastanza chiaro?
    Per quanto riguarda l'”innocenza”: sono d’accordo se intendiamo che non deve esserci prevaricazione dell’uno sull’altro: tutte le cose (pure e impure, nel senso che dicevo prima) che si fanno assieme sono “innocenti” in quanto condivise.

    MauroPiadi

    23-09-2007 at 14:42


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